Il progetto “ArgiNaRe” si è classificato tra i primi quattro finalisti per la categoria “CleanTech&Energy” al Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI2018), svoltosi a Verona,
con l’obiettivo di sostenere la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico e alla diffusione della cultura d’impresa.
Questo risultato di assoluto rilievo conferma la competitività di un progetto frutto di una pregressa collaborazione scientifica tra enti di ricerca, il CNR- Istituto per lo Studio di Materiali Nanostrutturali (ISMN) di Palermo, il CNR-Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (IRBIM) di Messina e l’Università degli Studi di Messina. L’idea progettuale è basata su uno sviluppo sinergico dell’attività di ricerca degli Istituti del CNR coinvolti e di UniMe, grazie al team multidisciplinare con competenze specifiche di geochimica e mineralogia (Dr. Sabatino, UniMe), di microbiologia avanzata e bioteconologia (Dr. Cappello, IRBIM) e di progettazione, sintesi e studio strutturale di nanomateriali e nanocompositi funzionali ibridi innovativi ( Dr. Plutino, ISMN, team leader del progetto ARGINARE); quest’ultima attività in accordo con “Nanomateriali e processi abilitanti per il manifatturiero sostenibile”, una delle linee strategiche perseguite da ISMN, Istituto che da tempo vuole affrontare in modo efficace temi di ricerca con significativi risvolti socio-economici.
Per saperne di più:
- Grazzetta del Sud MESSINA, 1 Dicembre 2018, pag.26.